Quando parliamo di cessione del quinto della pensione parliamo di quella che viene definita anche cessione del quinto INPS ed è una forma di finanziamento molto famosa e molto popolare e soprattutto sempre più diffusa soprattutto dal 2005 quando è stata allargata ai dipendenti privati e appunto ai pensionati, mentre fino ad allora era riservata solo ai dipendenti pubblici.
Parliamo di un finanziamento che per i dipendenti pubblici ha una storia molto vecchia addirittura post Seconda guerra mondiale ed è un finanziamento che li favoriva semplicemente perché fino a pochi anni fa erano gli unici lavoratori a poter dare delle certezze di rimborso rispetto a un prestito che può avere una durata di vari anni.
Poi è chiaro che si è compreso che andava allargato anche ai dipendenti privati e appunto anche ai pensionati, pensionati che comunque ne potrebbero avere bisogno per tanti motivi anche perché parliamo di un finanziamento cosiddetto non finalizzato e cioè non dobbiamo dare spiegazioni rispetto ai motivi per i quali lo vogliamo.
Quindi magari come sempre possiamo prendere il classico pensionato che vuole aiutare un figlio oppure o una figlia che si sposa e quindi vuole finanziare il matrimonio e chiede un prestito con questa cessione che riguarda comunque un prelievo automatico di quella somma mensile direttamente dal cedolino della pensione.
Diciamo che è una formula sicura per l’istituto finanziario coinvolto e comunque verificherà se il pensionato ha altri prestiti aperti e soprattutto se in passato è stato iscritto nella cosiddetta lista dei cattivi pagatori perché magari non aveva rimborsato qualche rata.
Per quanto riguarda le tempistiche diciamo che dipende dall’età di partenza della persona anziana e di sicuro alla fine del rimborso la stessa persona non potrà avere più di 90 anni.
Se parliamo di dettagli più precisi rispetto a questo tipo di finanziamento una cosa che dobbiamo subito dire è che il quinto si calcola sulla retribuzione netta e non su quella lorda perché appunto è quella a cui la persona anziana ha realmente accesso e soprattutto che la stessa persona dovrà stipulare una polizza assicurativa che garantisce la Banca un rimborso di quel prestito in caso di morte della stessa persona.
Quando decidiamo di chiedere un prestito dobbiamo vagliare tutte le opzioni con calma
Come dicevamo dal titolo di questa seconda parte è chiaro che poi ogni situazione è specifica rispetto alle esigenze, in questo caso di un pensionato, che comunque non potrebbe avere accesso a questa forma di credito se per caso è percettore di una pensione sociale o di una pensione per invalidità o di guerra per fare un esempio.
Per questo diciamo che bisogna analizzare ogni caso specifico e sarebbe sempre bene avere un consulente finanziario, magari all’interno della nostra Banca di riferimento che ci possa dare delle indicazioni e anche che ci possa aggiornare perché poi le leggi cambiano di continuo soprattutto qui in Italia.
Solo dopo aver vagliato tutte le opzioni e dopo aver letto il contratto di finanziamento nei dettagli e potremo decidere con consapevolezza il da farsi.