La manutenzione ordinaria caldaie Biasi è una delle cose offerte da questo centro di assistenza a marchio che lo andiamo ad analizzare partendo però da ricordare una cosa e cioè innanzitutto che quando si avvicina l’inverno è molto importante, se vogliamo salvaguardare il benessere che abbiamo in casa, far controllare l’impianto di riscaldamento che deve essere sempre efficiente e funzionante.
Quindi ci stiamo riferendo alla caldaia, la quale per essere sempre attiva e funzionale, attraverso proprio la manutenzione e vari controlli compresa la revisione obbligatoria, la quale però non dipende da anomalie eccezionali e guasti.
Ma deve essere effettuata anche quando ci sembra che tutto vada bene perché altrimenti si prendono molte parti ed essa è divisa in due parti e cioè la manutenzione ordinaria e il controllo dei fumi.
Per quanto riguarda la manutenzione ordinaria, che è l’oggetto di questo articolo ricordiamo che consiste nel fatto di controllare passando in rassegna le parti più utilizzate della caldaia, che sono più a rischio di usura come per esempio la guarnizione, la camera di combustione, gli elettrodi e ventilatori, per poi andare a pulire in maniera generale l’apparecchio.
Poi abbiamo il controllo dei fumi che invece serve per esaminare l’efficienza energetica della caldaia, legata a un test molto preciso che dovrà controllare la regolazione del bruciatore, attraverso la misurazione della temperatura dei fumi di combustione nonché dei valori di tiraggio, tenendo presente che nella stessa occasione verranno determinati i parametri di sicurezza, nonché il risparmio energetico.
Ricordiamo anche un’altra cosa cioè che il controllo fumi non è legato solo alle caldaie ma a tutti i riscaldamenti che riescono a erogare una potenza maggiore di 10 kilowatt e che sono separati da un sistema centrale come per esempio le stufe a pellet.
Approfondimenti sull’argomento
Ricordiamo anche, perché è una cosa che a volte crea equivoci la manutenzione ordinaria, nonché il controllo dei fumi sia un’operazione obbligatoria che hanno un costo, visto che vengono effettuate da tecnici caldaisti professionisti: ed ecco perché nel caso in cui l’abitazione in questione non è di proprietà ci può essere il dubbio su chi debba spendere questi soldi e cioè l’inquilino o il proprietario che si può chiamare anche locatore.
Ma la legge in questo ci aiuta a chiarire le cose perché così come afferma l’articolo 1576 del codice civile, le spese sono a carico dell’inquilino che ci abita e cioè dovrà spendere soldi per delle riparazioni dipenderanno da alterazioni dovute al suo utilizzo, ma non dà un caso fortuito o dal fatto che l’apparecchio è troppo vecchio.
Quindi parliamo di quei casi che nominiamo prima e cioè le manutenzioni ordinarie e il controllo dell’efficienza energetica anche detto dei fumi, che sono tutti a carico dell’affittuario così come anche le piccole occasionali e riparazioni che ci possono essere e che sono legati all’utilizzo, nonché all’accensione stagionale e la messa a riposo all’impianto che avviene alla fine dell’inverno.
Il proprietario e cioè il locatore dovrà invece sostenere le spese che riguardano la sostituzione della caldaia che avviene quando il funzionamento di quest’ultimo non è più efficiente.